Il retroscena stellare di una collaborazione tra Comunità Capi

Posted on 11 Dicembre 2017


Il gruppo scout del San Francesco al Campo ha avviato un progetto di collaborazione biennale con il Mathi 1: tra entusiasmo e qualche difficoltà inizia un anno scout con galattiche novità.

“Tanto tempo fa, in una Zona Canavesana lontana, lontana…”: di certo sarebbero questi i titoli di testa del progetto di collaborazione tra le Comunità Capi del gruppo scout San Francesco 1 e del Mathi 1 per i due anni associativi a venire. Pilotare un incrociatore stellare o salvare la Galassia dal potere del temibile Lato Oscuro della Forza sono, infatti, giochi da ragazzi se paragonati alla difficoltà di conciliare la vita di un gruppo Agesci con i numeri e le disponibilità limitate di una Co.Ca.; le cifre sono fredde ed impersonali come i plotoni di anonimi stormtrooper che pattugliano la Morte Nera, e nel gennaio dello scorso anno ci hanno fatto prendere consapevolezza di una realtà non facile da accettare: sette capi (cinque donne e due uomini) non sono in grado di far fronte alle esigenze educative di un gruppo che conta circa 75 ragazzi tra i soci censiti. La previsione, poi, di non poter fare affidamento su eventuali ingressi post-Partenza in Comunità Capi per i successivi due anni ha fatto andare in tilt i computer di bordo del San Francesco 1: una dolorosa chiusura sembrava inevitabile.

Tutta la Comunità Capi era, tuttavia, consapevole del valore della nostra realtà educativa per il territorio ampio e talvolta povero di occasioni formative cui ci rivolgiamo e non si è data per vinta, in un’appassionata Ribellione contro la chiusura del San Francesco 1, che ha impiegato gli strumenti d’assalto più all’avanguardia (dalla richiesta di supporto alla Zona ai volantini di aiuto in Università rivolti ai capi torinesi, dalle lunghe riunioni con i genitori alle rocambolesche combinazioni per far quadrare i conti dei futuri staff), ma è stata in un primo tempo vana. La spada laser nella manica è stata però l’idea di rivolgerci ad un Pianeta a noi vicino dalla superficie biancoverde, il Mathi 1, che copre in parte il nostro stesso bacino d’utenza e con il quale da alcuni anni interagiamo per esperienze di servizio associativo della branca R/S esterne al proprio gruppo di appartenenza. Pur nella diversità tra due Pianeti galattici abbiamo quindi ricevuto una bellissima prova di supporto e di altruismo da parte dei fratelli e delle sorelle scout del Mathi, declinata in un progetto di collaborazione biennale tra i due gruppi che prevede la fusione delle due comunità R/S (sia del Noviziato, sia del Clan – seguite da due staff misti) e lo svolgimento delle Comunità Capi insieme, alternando come sede d’incontro San Francesco al Campo e Mathi. La nostra speranza è che la neonata e numerosa comunità R/S – il cui entusiasmo, per rimanere in tema, è oggi alle stelle – possa lavorare bene nei prossimi due anni e sopperire alle esigenze di servizio associativo di entrambi i gruppi. In caso contrario il possibile orizzonte di fusione dei due gruppi sarebbe indubbiamente aiutato e reso graduale da un’esperienza di profonda collaborazione già messa in campo nel corso di due anni associativi.

Ad oggi l’esperienza di vivere le Comunità Capi insieme si sta rivelando una preziosa occasione di confronto tra stili, idee, tradizioni differenti, nonché un sincero momento di conoscenza reciproca e di amicizia. Per quanto il tema di discussione principe verta sulla comune branca R/S, al fine di mantenere un’omogeneità nella proposta educativa, i quattro Capi Gruppo hanno confrontato i due Progetti Educativi e – una volta arrivati alla conclusione che essi rispondano ancora alle necessità di due realtà in ogni caso caratterizzate da esigenze differenti – hanno animato una serie di momenti comunitari finalizzati ad individuare il terreno comune su cui lavorare, identificandolo nella promozione dello scouting nei nostri ragazzi e nell’impegno a far concepire il rapporto con Gesù come una relazione sincera e personale. Gli strumenti e gli indicatori di verifica di questi due obiettivi comuni sono quindi stati stilati ed ora non resta che viverli appieno nel corso dell’anno appena iniziato, ma nel frattempo 3, 2, 1… Iperspazio!

Francesco, San Francesco al Campo