Campetto invernale scout a Noasca

Posted on 28 Gennaio 2018


Il campetto invernale scout si è svolto dal 4 al 6 gennaio. Siamo arrivati a Noasca di pomeriggio accompagnati dai nostri genitori.

Appena arrivati abbiamo mangiato il cibo che il gruppo prima di noi aveva lasciato e successivamente abbiamo messo a posto la nostra roba per dormire. Io facevo parte della pattuglia animazione, che ha proposto una recita a tema Dragon Trainer e un film di nome “L’attimo fuggente”. Il film narrava della storia di un ragazzo che voleva diventare attore, tuttavia il padre non era d’accordo e non glielo consentiva e a causa di questo il ragazzo decise di suicidarsi. Dopo la visione di questo film c’è stato un momento di riflessione.

Poi c’è stata la cena dove il nostro capo reparto Alberto proponeva indovinelli difficilissimi e macabri, che a me mettevano un sacco di ansia (non sapendo come andavano a finire!). Di sera si è svolto il fuoco di Bivacco (come tutte le altre sere) dove la pattuglia animazione ha recitato e proposto giochi.

Il giorno dopo c’è stata una camminata. Non è stata particolarmente faticosa, ma l’avrei di certo trovata più piacevole se Alex non mi avesse riempito di neve gli scarponi. Comunque, tralasciando questi dettagli, la camminata aveva come meta il dietro di una cascata. Era davvero incredibile, c’era un enorme massa di ghiaccio sotto la cascata e noi eravamo in una specie di “passaggio dietro la cascata”. Ovviamente il luogo non era scelto a caso, ma eravamo lì per un motivo ben preciso: i piedi teneri dovevano pronunciare la loro promessa.
Dopo di che hanno nominato i due alfieri di reparto: me e Roberto.

Ma la giornata non era finita lì perché una volta tornati nella casa tutte le varie squadriglie (eccezzion fatta per le Aquile e le Scoiattole che erano insieme) hanno costruito dei fortini di neve. Nella mia squadriglia c’era Maria che in queste cose è un asso e il nostro fortino era grosso e spesso. Anche quello degli Aironi era bello, ma solo perché hanno copiato la tecnica Maria e sono stati aiutati da capi. Con questi fortini abbiamo giocato ad una specie di stramba battaglia a palla di neve. Dopo di che abbiamo fatto cena (sempre accompagnati dai macabri indovinelli di Alberto) e abbiamo fatto il fuoco di Bivacco.

La giornata dopo è stata essenzialmente dedicata alla pulizia del posto. C’è stato un momento di verifica e abbiamo bevuto la cioccolata calda preparata dalla cambusa, specialmente da Samuel.

Elisa, Sq. Scoiattole del reparto “Orsa Maggiore”, Cavagnolo